Originari di S. Maurizio d’Opaglio in Piemonte, intorno al 1840 i fratelli Bettoja si spartiscono i beni di famiglia, e al secondogenito Maurizio vengono assegnate le proprietà di Roma. Maurizio è un personaggio intraprendente e avvia un commercio di grano, olio e vino che si estende ben presto oltre confine. 

Roma sta vivendo una nuova urbanizzazione a seguito della costruzione della Stazione Termini nel 1862 e Maurizio capisce che stare vicino alla stazione avrebbe sicuramente facilitato la sua attività. Nel 1875 acquista il pianterreno e il primo piano di un palazzo in via Cavour, che già ospitava un ristorante con spaziose cantine nel seminterrato. 

Nel 1878 Maurizio Bettoja, inaugura insieme ai suoi figli l’Albergo e il Ristorante Massimo d’Azeglio. Da allora si sono susseguite tre generazioni che hanno mantenuto viva la tradizione di famiglia sia nel menu che negli arredi.